Di sicuro c’è che un ragazzo di vent’anni è morto dopo un salto nel vuoto all’interno della biblioteca scientifica dell’università di Salerno. Il dramma si è stampato sui volti dei familiari, che gestiscono un’attività commerciale in via Baratta, e di migliaia di studenti alcuni dei quali testimoni dell’accaduto. Ad indagare su un fatto che ha sconvolto tutti sono i carabinieri della Compagnia di Mercato San Severino. Le fonti investigative sembrano confermare la pista del gesto estremo, ma quella caduta dal terzo livello della biblioteca scientifica viene raccontata- a quanto- pare con particolari differenti da ognuno dei testimoni, evidentemente ancora sotto choc. Tutto è successo in pochi attimi, intorno alle 15, quando lo studente al primo anno di ingegneria (20 anni da compiere a dicembre) ha fatto un salto da una delle balaustre della biblioteca monumentale nel campus di Fisciano. L’impatto è stato violento e non gli ha lasciato scampo, nonostante il tempestivo intervento dei soccorsi, dall’ambulanza presente all’Università alla rianimativa della Croce Bianca. Gianluca, questo il nome dello studente, aveva frequentato le superiori ad Eboli, era originario come la sua famiglia di Campagna e non aveva problemi di rendimento: al primo esame aveva sfiorato il massimo dei voti e nulla- a detta di alcuni compagni di corso- lasciava presagire una scelta estrema. Il rettore Tommasetti ha invitato oggi l’intera comunità universitaria ad osservare un minuto di silenzio all’inizio di ogni attività.
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