E’ il momento del confronto in casa granata. Si ragiona alla ricerca dei mali di questa Salernitana si ragiona nelle stanze della società anche per capire cosa passa nella testa di chi mostra lacune nel ragionare in panchina o seduto sulla poltrona di Direttore Generale. Riferimenti espliciti a mister Castori, chino sotto il peso di una situazione resa insostenibile dai risultati ed al direttore Fabiani, che a questo punto deve fornire delle spiegazioni ad un enorme cartello di quesiti. Lombardi vuole vederci chiaro anche perché alla fine è sempre il patron a pagare per tutti quando le cose non vanno per il verso giusto. Ieri la contestazione civile ma dura dei tifosi ha dato una ulteriore scossa alla squadra che ai fischi dovrà rispondere con i fatti. Di contro Lombardi sa bene che si gioca molto: il bonus di fiducia e credibilità è stato divorato dalla serie nera. All’orizzonte non mancano le scadenze. Si va verso una nuova ricapitalizzazione, almeno di 1/10 della cifra complessiva, entro il 31 marzo, per ripianare le perdite accumulate in questa stagione caratterizzata da tre dispendiose quanto infruttuose campagne acquisti. Il patron che come al solito ci mette la faccia e i soldi non è disposto più ad accettare questo stato di cose. Lombardi vuol capire che fine ha fatto la Salernitana perché questo atteggiamento arrendevole e inconsistente, manco fosse capitata per caso nel campionato cadetto. Questioni di modulo, testa e sfortuna, certo, ma anche di scelte sbagliate. Il mistero Merino servito come amaro, un giocatore voluto dal Presidente con 4 anni di contratto, richiesto a gran voce dalla piazza ed inspiegabilmente accantonato da un tecnico che ormai sembra avere le ore contate in sella ad una panchina mai solida. E poi gli infortuni in serie, le situazioni mediche controverse. Lombardi cerca i responsabili: i nuovi sono stati ingaggiati a scatola chiusa, o sono state fatte tutte le valutazioni del caso, riguardo alla loro forma fisica? Sono stati visitati per bene o mandati al campo con un frettoloso visto di sana e robusta costituzione? La sensazione, insomma, è che a rischiare il posto – più dello stesso Castori – sia proprio Fabiani. Intanto c’è una sfida delicata alle porte. Se non si fa risultato Castori va via. Alle sue spalle l’ombra di Ramon Diaz ex attaccante di Napoli, Inter, Fiorentina e Avellino. Diaz come allenatore è stato sulle panchine di River Plate e San Lorenzo in Argentina, Oxford United in Inghilterra e l’ultima esperienza si è conclusa con un esonero al Club America di Città del Messico. Diaz è stato visto assieme a Fabiani in città. Questa scelta, anche questa se dovesse concretizzarsi sarebbe ascrivibile ancora una volta al Dg granata. Staremo a vedere.
Ramon Diaz alle spalle di Castori
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