Ravello 2020: sessanta pagine in dossier inviato al MiBact per candidatura

Redazione

60 pagine di dossier, per dare corpo alla candidatura di Ravello a città della cultura 2020. Presso la Fondazione Ravello sono stati illustrati i contenuti del dossier presentato al Ministero dei Beni Culturali. Rigorosamente su carta d’Amalfi, il documento si articola in quattro capitoli che snocciolano i progetti portanti, quelli strategici, i progetti trasversali quelli puntuali che traducono in fatti le parole chiave individuate dai Sindaci come fondamentali per il futuro della Costiera: Coesione, Coinvolgimento, responsabilità sociale, Eco-sostenibilità, Formazione, tecnologia, Innovazione, Sicurezza Personale, Sicurezza Sanitaria, Sicurezza Territoriale, Trasparenza. I progetti spaziano dalla valorizzazione del Patrimonio minore e dei Beni Immateriali fino alla sanità, alla sicurezza, alla mobilità, ai trasporti alla formazione, al food design tutti supportati dalle nuove tecnologie. Il dossier, frutto di due anni di lavoro e di decine di incontri con i tanti partner sia pubblici che privati, risponde al bando ministeriale contenendo progetti già pronti per essere messi in campo. Ogni progetto infatti, è accompagnato da un quadro economico frutto di uno studio di fattibilità: i soggetti coinvolti, il come e il quando sono già indicati così come i fondi necessari per realizzarli. Obiettivi dichiarati sono un riequilibrio territoriale che andrà a controbilanciare lo strapotere del Patrimonio Maggiore e della sua concentrazione in alcune località; il superamento del cultural divide e la crescita dell’inclusione sociale, concentrando il massimo sforzo possibile verso le nuove generazioni; sfruttare la sinergia per mettere mano agli atavici problemi della mobilità e della sanità accrescendo contemporaneamente la sicurezza sia reale che percepita dei turisti e dei cittadini. Il tutto culmina nel 2020 con la parte più performativa, intesa come eventi, presentazione e comunicazione. I veri attori di questa esperienza sono i 15 Sindaci e le 15 Amministrazioni che hanno detto sì ad un modo nuovo di amministrare una terra che Boccaccio definì: ‘la più dilettevole parte d’Italia’. https://www.youtube.com/watch?v=hsgwzxiVmO8

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