Si sono rivelate più complicate del previsto le operazioni di recupero del bus precipitato a Ravello lo scorso 8 maggio, a seguito dell’incidente in cui ha perso la vita il 29enne di Agerola Nicola Fusco: iniziate alle sette di questa mattina si sono concluse poco dopo mezzogiorno. I vigili del fuoco del comando provinciale di Salerno, con il supporto di alcuni rinforzi da Napoli, hanno lavorato a lungo per rimuovere il mezzo. Le operazioni richiedevano delicatezza e precisione, perché sulla carcassa del bus saranno effettuati successivamente i rilievi necessari nell’ambito delle indagini coordinate della Procura. Per il recupero dell’autobus è stata inizialmente utilizzata una gru che, però, non ha consentito di portare a termine le operazioni. Per cui, è stato necessario l’arrivo di un altro mezzo meccanico, da Solofra. Con l’argano giunto in un secondo momento è stato così poi possibile sollevare il bus, lungo circa una decina di metri, e poi mettere in sicurezza la zona. Il mezzo è stato imbracato e disostruito prima di essere sollevato per sei metri fin sulla sede viaria. Sul posto stamani anche il ctu al quale il pm titolare dell’indagine, Carlo Rinaldi, ha affidato la perizia sul mezzo, oltre ai Carabinieri della Compagnia di Amalfi e del Reparto Operativo del Comando Provinciale che stanno svolgendo le indagini per la terribile tragedia in cui ha perso la vita Nicola Fusco. Sul registro degli indagati sono state iscritte 18 persone. Adesso, sul mezzo recuperato saranno effettuati tutti i rilievi e gli accertamenti necessari, utili al prosieguo delle indagini. Stamani, intanto, per recuperare il bus la strada provinciale 75 è rimasta chiusa al traffico veicolare.
Ravello, recuperato il bus precipitato
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