Per Arturo Di Napoli quella di Mantova sarà l’ultima tappa di una stagione assurda. Il capocannoniere del campionato vinto un anno fa, principale artefice di quella promozione in B, chiude la sua seconda avventura in granata all’insegna dell’amarezza e della delusione. Di Napoli anche in questa difficile e sofferta stagione è il miglior realizzatore della Salernitana, ma quei 13 centri non gli sono bastati per recuperare un rapporto, quello con una parte della tifoseria, divenuto sempre più difficile nel corso del campionato. Il feeling del bomber di Rozzano con il pubblico granata non è più lo stesso di un anno fa. Sembrano lontani anni luce i tempi dell’incoronazione all’Arechi, quando Di Napoli, a Salerno, era all’apice della popolarità. Fin dall’inizio dell’avventura dei granata in B, Re Artù è finito nel mirino di una parte della critica, forse sollecitata dalle ormai storiche dichiarazioni estive di Castori che, all’atto del suo insediamento mostrava perplessità sull’inserimento dell’attaccante milanese nell’undici titolare. Per tutto il campionato sul bomber di Rozzano sono piovute critiche di ogni genere: “Di Napoli non segna”, “Di Napoli non è più quello dell’anno scorso”, “Di Napoli non ha fatto esonerare Castori”, “Di Napoli ha fatto cacciare Mutti”. Sul campo, non è mai stato perdonato nulla Re Artù, neanche un errore sotto porta. Fuori dal campo, qualsiasi decisione imputabile alla squadra è sempre stata attribuita a lui, che ha finito per pagare tutte le conseguenze. Nel mirino dei contestatori a più riprese, Di Napoli è risultato spesso il capro espiatorio di molte situazioni. L’apice è stato raggiunto con l’aggressione subita qualche settimana fa. Episodio al quale lo stesso attaccante ha preferito non dare risalto, sostenendo che la stima e il rispetto che nutre nei confronti dei salernitani non sono stati per nulla intaccati. Dopo quel gol segnato al Bari, una rete decisiva che gli ha permesso di tirare un sospiro di sollievo, Di Napoli si è detto pronto a lasciarsi alle spalle l’assurda stagione che volge al termine. Il bomber milanese vuole rinsaldare il suo rapporto col pubblico granata e rinnova la promessa fatta l’anno scorso: lasciare la Salernitana solo dopo averla riportata nel calcio che conta. Sarà davvero possibile?
Re Artù, campionato tra amarezze e delusioni
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