Dopo una verifica della posizione fiscale di un'impresa edile di Canegrate

Reati tributari: Guardia di Finanza sequestra beni per 1,7 milioni

Interessante è la posizione di un amministratore di Legnano
Girolamo Budetti

Tutto è emerso dopo una verifica della posizione fiscale di un'impresa edile di Canegrate che, nel 2015, aveva trasferito la sede legale a Sala Consilina, presso lo studio di un commercialista salernitano. La Guardia di Finanza, su input della Procura di Lagonegro, ha appurato una serie di reati tributari arrivando a sequestrare beni per oltre 1,7 milioni di euro a sei persone indagate a vario titolo.

Interessante è la posizione di un amministratore di Legnano, che aveva intestato la società a due prestanome, di cui uno già noto alle forze dell'ordine e con precedenti per associazione a delinquere ed autoriciclaggio. Nonostante il cambio di domicilio, l'azienda continuava ad emettere documenti fiscali con la vecchia intestazione, così da non destare sospetti nella clientela.

Parallelamente, per “schermare” l'operatività dell'impresa ceduta, da tempo in una situazione di grave dissesto finanziario, il titolare aveva avviato in Lombardia due nuove imprese. Inoltre, per eludere le rivendicazioni dei creditori, la società principale era stata “svuotata” di tutto il patrimonio, con la cessione fittizia di beni strumentali e rami d'azienda alle due società neo-costituite.

La regia dell'operazione sarebbe di un professionista di Salerno (72enne), l'ideatore degli escamotage contabili che prevedevano l'emissione e l'utilizzo di fatture false, per ottenere crediti d'imposta in realtà del tutto inesistenti, con cui annullavano le esposizioni debitorie verso lo Stato, compresi i contributi previdenziali ed assistenziali dei lavoratori dipendenti.

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