Reddito di cittadinanza ed indennità disoccupazione: I Carabinieri scoprono altri due furbetti. L'Inps revoca loro i sussidi e chiede indietro le somme indebitamente percepite.
L'insopportabile leggerezza con cui molta gente continua truffare lo Stato e a prendere in giro chi davvero ha bisogno dovrebbe far riflettere chi – ancora in questi giorni – difende con zelo eccessivo una misura sulla carta giusta (quella del reddito di cittadinanza) ma di fatto esposta ad una marea adi abusi che le forze dell'ordine e l'Inps sono costretti a rincorrere.
E' di qualche ora fa la notizia dell'ennesima coppia di furbetti scovata questa volta dai Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro. Nonostante l'emergenza Covid i controlli non si sono mai fermati e riguardano i cittadini che percepiscono prestazioni assistenziali come il reddito di cittadinanza ma anche le indennità di disoccupazione, troppo spesso abusate. Controlli che ieri hanno portato alla denuncia in stato di libertà di due persone: avevano fruito, senza averne diritto, di prestazioni assistenziali erogate dall'INPS per un importo di circa 3.000 euro.
In particolare, nel corso di un accertamento, è emerso che un uomo intascava il reddito di cittadinanza perché aveva omesso di comunicare all'INPS la variazione reddituale proveniente da un'attività economica svolta in nero da un componente del proprio nucleo familiare. Va da sé che il sussidio non gli spettava, essendoci un'altra fonte di reddito tra l'altro irregolare e quindi sottratta alle tesse. Indubbio è il vantaggio economico indebito, inevitabili la denuncia e la revoca del reddito di cittadinanza.
Mai Carabinieri hanno scoperto anche un altro lavoratore, che prendeva l'indennità di disoccupazione pur lavorando in nero per un'azienda. Anche in questo caso, l'Inps gli ha revocato il sussidio e tutte le somme percepite andranno sostituite.
