Si naviga ancora in alto mare e, per la risoluzione del nodo relativo al regolamento accosti, risulta fondamentale l’esito del ricorso al Tar presentato dalle compagnie marittime. Il responso è atteso per la prossima settimana ma, nel frattempo, si continua a cercare un’intesa, con la mediazione del Prefetto Francesco Esposito che ieri ha presieduto la riunione a Palazzo di Governo anche per discutere di un’altra questione, quella relativa alla tassa d’imbarco. In questo caso, un piccolo passo in avanti è stato compiuto, con il Comune di Salerno disposto a rivedere l’applicazione in maniera progressiva lungo le tratte interessate. Per la rimodulazione si attende l’ok del Ministero dell’Economia. Rimane, però, sempre da superare lo scoglio del regolamento accosti, legato alla sicurezza in mare e la cui competenza è della Capitaneria di Porto. L’entrata in vigore è prevista per il prossimo anno, ma allo stato attuale è già operativo il divieto di attracco nei porti di Cetara e Maiori dei traghetti superiori a 27 e 23 metri. Si attende, per il momento, l’esito del ricorso al Tar previsto per il prossimo 8 maggio. Nel frattempo sono al vaglio le possibili soluzioni alla problematica, anche perché la questione potrebbe avere diverse ripercussioni. La riduzione delle corse via mare potrebbe tradursi in aumento del costo dei biglietti e non solo. Possibili conseguenze anche per la circolazione stradale in Costiera, con i volumi di traffico che rischiano di aumentare, in assenza di frequenti collegamenti marittimi.
Dopo la riunione in Prefettura si continua a discutere e a cercare soluzioni
Regolamento accosti in alto mare: ieri vertice in Prefettura
Per la tassa di imbarco mezzo passo in avanti
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