200 persone hanno dormito fuori casa per il timore di nuovi allagamenti e frane. Chi non ha trovato ospitalità da amici e parenti ha passato la notte in una scuola, l'istituto Baccelli, aperto per accogliere le famiglie evacuate.
L'allarme è scattato nel pomeriggio di ieri. Il nubifragio ha provocato smottamenti che hanno portato a valle fango e detriti dalla collina distrutta dai roghi di un paio di settimane fa, sfregiata dal fuoco e da mani criminali.
Non piove più a Sarno ma gli sguardi guardano con terrore la montagna che sovrasta la città, le immagini della colata di fango del '98 sono ancora troppo nitide nei ricordi della gente.
La macchina della Protezione Civile del Comune si è messa subito in moto: si continua a lavorare per ripulire le strade da fango e detriti.
Il sindaco Canfora chiede da mesi di accelerare l'assegnazione delle competenze per la gestione delle vasche di laminazione: ” ci sono i fondi – spiega il Sindaco – ma si attende un piano per far far partire i lavori di ripulitura dei fossi e dei canali”. Dal monitoraggio di questa mattina viene fuori un quadro allarmante: le nove vasche di contenimento sono già piene e non riuscirebbero a contenere un'altra colata