A passo d’uomo. O quasi. A partire dalle 6 di ieri mattina è entrato in vigore il restringimento di carreggiata a una corsia in prossimità della galleria di Cologna, dal chilometro 4,900 al chilometro 5,850 del raccordo Avellino-Salerno. E gli effetti sul traffico sono stati pesantissimi, con una lunghissima coda di veicoli che dal casello di Mercato San Severino procedeva, con una media di un quarto d’ora a chilometro, verso lo svincolo di Salerno fratte e l’imbocco dell’Autostrada del Mediterraneo. Dieci chilometri in due ore e mezza per i tanti pendolari ed automobilisti che percorrono il raccordo Salerno-Avellino in direzione Sud. Considerando che il dispositivo di traffico resterà in vigore fino alla conclusione dei lavori, prevista per il 20 giugno, si profilano all’orizzonte giorni complicati. Anche perché il “tappo” sul raccordo ha influito, inesorabilmente, anche sui percorsi alternativi: in tanti hanno preferito uscire a Baronissi, ma così facendo hanno intasato anche la statale. E difatti nel comune della Valle dell’Irno si sono registrati rallentamenti e file da Antessano fino al centro. “Siamo indignati – hanno dichiarato il sindaco di Baronissi, Gianfranco Valiante, e il primo cittadino di Pellezzano, Francesco Morra – ancora una volta l’Anas si è limitata a comunicarci l’ordinanza. Chiederemo al Prefetto di richiamare l’Anas ad una maggiore attenzione per le amministrazioni locali”…
Dieci chilometri sul raccordo Salerno-Avellino in direzione Sud
Restringimento di carreggiata: ed è paralisi traffico
Rabbia dei sindaci della Valle dell'Irno
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