Rinnovi delle terapie bloccati a cinque centri, ad altri sei saranno interrotti a novembre e delle 30 strutture che si occupano di riabilitazioni in provincia di Salerno solo cinque arriveranno alla terza decade di dicembre. I bambini salernitani rischiano l’interruzione del ciclo terapeutico. Il tavolo tecnico tra Asl e centri della riabilitazione per il momento non ha sortito effetti. L’azienda sanitaria ha ascoltato le richiese avanzate ma si è presa un po’ di tempo per rispondere. I centri hanno chiesto lo sblocco delle terapie e il rispetto del fabbisogno provinciale. La ASL di Salerno ha per la riabilitazione fondi inferiori di oltre 5 milioni rispetto alla media regionale. Le altre richieste riguardano: la garanzia che tutti i centri siano trattati allo stesso modo e che quindi non ci siano sperequazioni tra chi si vede il ciclo terapeutico bloccato e chi no; rendere pubblici e trasparenti, per Distretto e per singolo centro, i dati sia sulle liste di attesa sia sulle terapie bloccate. Dietro tutto questo c’è la protesta di decine di famiglie disperate e soprattutto la necessità per pazienti anche gravissimi di essere curati. Ora non lo sono perché a Salerno i fondi pro capite per la riabilitazione non sono di 37,78 euro come nella media regionale, ma di soli 33,19 euro.
Riabiabilitazione, fondi bloccati e rischio interruzione ciclo terapeutico
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