Torna, per il diciannovesimo anno, la campagna estiva di Legambiente e CONAI d'informazione per favorire la riduzione della produzione dei rifiuti

Riciclaestate, la raccolta differenziata ti segue in vacanza

Ispani, Pollica e San Giovanni a Piro: questo il podio delle migliori performance estive dei comuni costieri
Francesca Salemme

Si prevede un’estate da record per il 2024, ricca di turisti nelle località costiere della nostra Regione, che godranno dei molteplici servizi offerti dai 60 comuni che si affacciano sul mare nostrum.

Con l’arrivo dell’estate parte ufficialmente anche la XIX edizione di Riciclaestate, la campagna di Legambiente Campania con il contributo di CONAI, Consorzio Nazionale Imballaggi. La campagna si realizza grazie al prezioso contributo dei volontari di Legambiente Campania e di tutti i circoli connessi diffusi sul territorio. Attraverso giochi e momenti di confronto si informeranno i turisti e  sensibilizzeremo i cittadini residenti in merito alla raccolta differenziata per promuovere sempre più un’economia di tipo circolare.

“La Campania non è solo terra di turismo balneare ma anche uno scrigno di paesaggi, cultura e luoghi da tutelare – commenta Mariateresa Imparato, presidente Legambiente Campania – ecco che Riciclaestate non vuole concentrare la propria attenzione solo sulle aree costiere ma anche nelle aree interne, nei parchi naturali, nelle località d’arte, analizzando le performance di raccolta differenziata anche dei comuni dei parchi regionali e nazionali e dei comuni UNESCO. Con l’appello alle amministrazioni di promuovere sempre di più un turismo sostenibile e consapevole.”

Sono 60 i comuni costieri in Campania distribuiti tra le province di Caserta, Napoli e Salerno, con una popolazione residente di oltre 2 milioni di abitanti, mentre sono 225 i Comuni in Campania che fanno parte di un parco nazionale o regionale. E ancora: la nostra regione presenta complessivamente 10 siti UNESCO, di cui 6 luoghi visitabili (Centro storico di Napoli; la Costiera Amalfitana; le Aree archeologiche di Pompei, Ercolano e Torre Annunziata; il Palazzo reale del XVIII secolo di Caserta con il Parco, l’Acquedotto vanvitelliano e il Complesso di San Leucio; il Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, con i siti archeologici di Paestum, Velia e la Certosa di Padula; la Chiesa di Santa Sofia a Benevento) e 4 beni immateriali.

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