Riesame si riserva decisione su Pasquale Aliberti

Anche se il gip Giovanna Pacifico ha dato il via libera ai domiciliari con utilizzo del braccialetto elettronico, Pasquale Aliberti rimane ancora dietro le sbarre per indisponibilità momentanea del dispositivo di controllo a distanza. Il collegio del tribunale del Riesame si è riservato la decisione sul ricorso presentato dai legali di Aliberti circa la decadenza della misura cautelare in carcere, eseguita dopo la decisione della Corte di Cassazione di accogliere l’appello del pm Vincenzo Montemurro per l’applicazione degli arresti. Aliberti non è stato ascoltato dal gip del tribunale di Salerno entro i termini previsti per l’interrogatorio di garanzia, ma il giudice ha ritenuto superfluo il colloquio perché il contraddittorio si era già instaurato nella fase preliminare dell’indagine. Così non la pensano i legali dell’ex sindaco di Scafati, Silverio Sica ed Agostino De Caro, che hanno sottolineato- anche nel ricorso al Riesame- la necessità di un nuovo colloquio sulla base degli elementi nuovi di prova che Aliberti può portare a suo discarico. In particolare, gli avvocati Sica e De Caro sostengono di poter scagionare l’ex sindaco di Scafati dall’accusa di corruzione elettorale e scambio politico-mafioso. Il riferimento è ad alcuni messaggi scambiati via wtsapp da Luigi ed Andrea Ridosso (in orbita clan Loreto-Ridosso) nei quali Luigi chiedeva di poter intercedere per un faccia a faccia con l’allora sindaco di Scafati ed Andrea rispondeva che non si poteva fare, perché Aliberti non era da considerare persona amica. Eppure, l’accusa sostenuta dal pm della DDA Montemurro ha ribadito la sostanza dell’impianto investigativo, insistendo invece sul tenore di alcune intercettazioni e di alcuni messaggi anche tramite social network che andrebbero a dare fondamento al tentativo di Aliberti di condizionare concretamente la vita pubblica ed amministrativa del Comune Scafatese. Adesso deciderà il Riesame. https://www.youtube.com/watch?v=hQvbSz_xp4E