Rifiuti. A Battipaglia non un grammo di FUTA in più rispetto a quella prodotta dall’ex STIR

Redazione

Al fine di tranquillizzare la comunità di Battipaglia, il Presidente della Provincia attraverso una nota ha fornito informazioni dettagliate sulla procedura di stoccaggio disposto con propria Ordinanza n. 3 del 10 settembre 2019. Lo stoccaggio temporaneo della Frazione Umida Trattata Aerobicamente (FUTA CER 19.05.01) presso l’impianto T.M.B. (Trattamento Meccanico Biologico) di Battipaglia, all’interno del capannone denominato “post raffinazione”, per un quantitativo massimo pari a 2.000 tonnellate ed un periodo temporale non superiore a 180 giorni, riguarda solo ed esclusivamente FUTA prodotta dallo stesso stabilimento di Battipaglia. “Intendo essere molto preciso – dichiara il Presidente della Provincia, Michele Strianese –. Lo stoccaggio temporaneo di 2.000 tonnellate presso il capannone “post raffinazione” dell’Impianto TMB di Battipaglia, disposto con mia Ordinanza n. 3/2019 e nel rispetto del parere ARPAC, riguarda solo ed esclusivamente la frazione umida (FUTA CER 19.05.01) già prodotta dallo stesso stabilimento TMB di Battipaglia. Neppure un grammo di FUTA, quindi, va ad aggiungersi a quella normalmente prodotta dal processo di lavorazione dell’impianto. Questo stoccaggio di 2.000 tonnellate presso il capannone “post raffinazione” dell’Impianto TMB di Battipaglia è assolutamente temporaneo, in attesa della ormai imminente autorizzazione transfrontaliera al trasporto di 14.000 tonnellate di FUTA destinate a impianti con sede in Austria.

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