Rifiuti. La FUTA sarà stoccata nel TMB di Battipaglia in attesa di andare in Austria

Redazione

Si chiama Futa ed è la frazione umida dei rifiuti trattata aerobicamente. La Provincia ha deciso di stoccarne 2000 tonnellate all’interno del capannone di post-raffinazione dell’impianto ex Stir di Battipaglia. Il presidente Michele Strianese ha firmato un’ordinanza che prevede lo stoccaggio temporaneo per non più di 3 mesi. La decisione è stata presa di comune accordo con la Regione Campania, l’Ente d’Ambito per i Rifiuti e la Società EcoAmbiente, per gestire l’emergenza creata dalla chiusura per manutenzione del termovalorizzatore di Acerra. Si tratta di uno stop alle tre linee di lavorazione per almeno 6 settimane. Per prima cosa, la Provincia assicura la costante evacuazione dei residui prodotti dallo stabilimento di Battipaglia, che deve poter accogliere quotidianamente i rifiuti provenienti da tutti i 158 comuni salernitani. La saturazione degli spazi potrebbe portare a un fermo che riempirebbe di rifiuti le città. Poi, in attesa della riapertura di Acerra, nell’ex Stir va stoccata la frazione umida trattata, inerte dal punto di vista biologico. EcoAmbiente ha fatto una gara per il trasporto e il recupero di 14.000 tonnellate da mandare in Austria. Nell’attesa dei tempi tecnici relativi all’iter di notifica transfrontaliero, lo stoccaggio provvisorio a Battipaglia evita l’emergenza rifiuti. Il capannone post-raffinazione del TMB di Battipaglia ha volumetrie disponibili e risulta idoneo allo stoccaggio della futa, nel rispetto del parere tecnico di ARPAC.

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