Rimborso Tari nei Comuni che non applicano la legge: il Codacons spiega come fare

Redazione

Molti comuni hanno moltiplicato illegittimamente la tassa sui rifiuti, la Tari, applicando più volte, anche su garage, soffitte e cantine, la quota variabile che caratterizza questo tributo. Il risultato è che il balzello è stato complessivamente gonfiato ed in alcuni casi è anche raddoppiato. La denuncia arriva direttamente dal Codacons, che ha stanato tra i primi Comuni analizzati in provincia di Salerno, Pontecagnano e Sala Consilina tra quelli che avrebbero applicato la Tari in modo inesatto. Secondo l’associazione dei consumatori, la legge impone, in presenza di pertinenze dell’abitazione di applicare l’aliquota in maniera unitaria all’abitazione e alla pertinenza effettuando il calcolo sulla metratura complessiva dei due immobili; di applicare la quota variabile, computata sul numero degli occupanti dell’immobile di residenza, una sola volta e non in maniera disgiunta sul bene principale e sulla pertinenza. Sempre secondo il Codacons, hanno diritto al rimborso: tutti i contribuenti domestici, residenti e non, e utenti non domestici in regola con i pagamenti che abbiano una pertinenza di utilità all’immobile principale (box, garage o cantina situata nello stesso stabile del bene principale); il rimborso è previsto dal 2014, anno in cui è entrata in vigore la TARI, ad oggi. Il Codacons invita i cittadini che si trovino in questa situazione a pagare comunque l’ultima rata, per poi chiedere il rimborso anche tramite la stessa associazione. https://www.youtube.com/watch?v=lidDo-N8yM8

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