Fino ad oggi era solo l’omicida della prostituta bulgara Nikolova Temenuzhka, trovata senza vita a Pagani, nei pressi del cimitero, il 19 agosto del 2016. Un manovale di Vietri sul Mare, per quell’assassinio, è stato condannato anche in appello. Ma per la Procura e la Squadra Mobile di Salerno, potrebbe essere anche l’omicida di Mariana Szekeres Tudor, uccisa con modalità simili e trovata in stato di decomposizione nel maggio di tre anni fa, in Via dei Carrari a Salerno.
La svolta è arrivata grazie ad accertamenti biologici, che hanno dato la prova decisiva. Sono stati confrontati ben otto profili genetici di persone che erano entrate in contatto con la vittima. Ma i reperti selezionati sul cadavere di Mariana hanno tolto ogni dubbio agli investigatori. Le tracce biologiche sul cadavere della prostituta rumena apparterrebbero al muratore vietrese. D’altronde, l’indagato risultava presente sul luogo della sparizione e dell’omicidio della donna sulla base delle immagini registrate da una telecamera e delle analisi dei tabulati telefonici.
Il muratore vietrese, dunque, potrebbe essere un killer seriale. Mariana scomparve la sera del 30 aprile ad est di Salerno, A notarla per ultime furono altre due prostitute. Riferirono alla Polizia di uno sconosciuto che l’aveva fatta salire in macchina e trattenuta controvoglia. Il cadavere della donna fu rinvenuto solo sedici giorni dopo, a metà maggio, in un terreno di Via dei Carrari, a pochi metri dove il 31 dicembre era stato trovato il corpo di un’altra prostituta straniera, Roxana Ripa, il cui assassino rimane sconosciuto.
La svolta di oggi potrebbe riservare altri colpi di scena. Le due prostitute sono state ammazzate per soffocamento ma avevano anche dei tagli. Abbandonate in zone isolate, sono state trovate a distanza di giorni. Il manovale, già detenuto per la pena relativa all’omicidio di Pagani, dovrà difendersi da quest’altra gravissima accusa.
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