La rissa tra minorenni scoppiata sabato sera sul Lungomare Trieste e poi terminata in via Roma, con il ferimento di due ragazzi, è finita sotto i riflettori anche a livello nazionale. La violenza in strada in pieno centro, all'ora della movida, che dovrebbe essere soggetta a determinate regole anti-covid, oltre che al coprifuoco, fa discutere, anche perché protagonisti della vicenda sono dei giovanissimi. La dinamica è ancora in fase di ricostruzione ma, secondo le prime ipotesi, la rissa tra due gruppi di ragazzi sarebbe tra l'altro scoppiata per motivi molto futili. A preoccupare i residenti della zona, ma anche le attività commerciali non è solo l'episodio in sé, ma i possibili strascichi e i futuri scenari che vedono protagonista parte di una generazione che non si piega alle regole e che addirittura non è consapevole della gravità delle proprie azioni. Inquietanti, ad esempio, anche le risate di chi ha assistito a quelle scene girando un video da postare sul web. Mentre le indagini della Squadra Mobile proseguono, arrivano le prime reazioni politiche.
L'on. Piero De Luca, deputato del PD, ha rimarcato come sia "necessario un piano straordinario di controlli per assicurare maggiore sicurezza, ancor di più nell'attuale fase di ripartenza e riapertura del Paese". «L'assurdo episodio di violenza tra le vie del centro cittadino va condannato con forza – ha dichiarato -; non possiamo consentire che gruppi di teppisti devastino il territorio e mettano in pericolo l'incolumità dei nostri cittadini».
Il presidente della commissione trasparenza del comune di Salerno, Antonio Cammarota, invoca la convocazione del comitato d'ordine e sicurezza per "prendere urgenti misure in vista dell'approssimarsi della stagione estiva e l'attivazione di una cabina di regia, d'intesa con il Prefetto, per un piano interforze". Nello stesso tempo, evidenzia che sarebbero necessari maggiori controlli da parte di polizia municipale e forze dell'ordine, nei luoghi di maggior assembramento. "In tempo di Covid e di movida – conclude Cammarota -ci sia un presidio fisso e costante della polizia locale, nelle zone cruciali della città".