Proseguono incessanti le ricerche dello skipper salernitano Rocco Acocella, di 32 anni. Il 17 giugno scorso, il velista Acocella è partito a bordo del suo trimarano Trinavis da Saint Martin, isola delle Piccole Antille nel Mar dei Caraibi. Non è mai arrivato alla destinazione prefissata, ossia il porto di Barranquilla, in Colombia. Dal 29 giugno è scomparso, lasciando sgomenta la sua famiglia, che ha immediatamente allertato la Farnesina. Nelle ultime ore si apprende che lo skipper avrebbe lanciato un segnale d’emergenza la sera del 22 giugno. Non c’è tempo da perdere, e questo lo sanno bene sia le autorità che i familiari, che hanno lanciato un appello sui social. 5 nazioni sono impegnate, in collaborazione con le ambasciate italiane, nelle ricerche del giovane skipper, che non è alla sua prima traversata in mezzo all’oceano. Qualcosa deve però essere andata storta E l’appello alla Farnesina affinché «tenga alta l’attenzione sul caso di Rocco Acocella» arriva anche dal deputato dem Piero De Luca. «Da quello che apprendiamo dagli organi competenti – dice De Luca – la Farnesina ha tempestivamente attivato i canali diplomatoci e le azioni di crisi necessarie. Le ricerche di Rocco stanno proseguendo senza sosta sulla base di tutti gli elementi a disposizione, da ultima la segnalazione di emergenza che potrebbe indicare l’area in cui si troverebbe l’imbarcazione. Si tratta di un caso complesso che mi auguro possa concludersi positivamente. È necessario proseguire però senza sosta nelle ricerche che la Farnesina ha già attivato, per una risoluzione positiva delle vicenda».
Rocco Acocella non si trova: l’angoscia della famiglia
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