Rogo al Provveditorato per distruggere falsi documenti, indaga la Procura di Napoli

Redazione

Ci sarebbe un’indagine della Procura di Napoli su un giro di diplomi falsi che avrebbe consentito ad alcuni docenti di avere una corsia privilegiata per posto da insegnante di sostegno. E potrebbe esserci proprio questa ipotesi dietro il rogo, presumibilmente doloso, che il 2 dicembre scorso ha interessato la sede del Provveditorato degli Studi di Salerno. Chi ha provocato le fiamme, scrive oggi Il Mattino, lo ha fatto per eliminare le possibili «prove di una serie di falsi costruiti a tavolino». L’incendio ha ridotto in cenere documenti e diplomi conservati in una stanza al terzo piano dell’edificio di via Monticelli. Chi è entrato ha puntato direttamente a quell’area. Un raid mirato, quindi. Qualche giorno prima del rogo, scrive ancora IL Mattino di Salerno, i magistrati napoletani che conducono l’inchiesta, avrebbero chiesto all’ufficio regionale scolastico documenti e diplomi per approfondire le indagini. Una richiesta che potrebbe, quindi, aver spaventato qualcuno tanto da indurlo ad organizzare il raid incendiario. L’inchiesta napoletana starebbe accertando la regolarità di alcuni concorsi pubblici. Si teme la presenza di una organizzazione che, in cambio di soldi, assegnerebbe falsi documenti per accedere ai concorsi, in questo caso per insegnati di sostegno. https://www.youtube.com/watch?v=WBaCHH7jZIM

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