Ruggi, disavventura al Pronto Soccorso per una 84enne

Ivano Montano

La lettera è firmata, non sappiamo se in qualche modo “romanzata”, ma dettagliata in ogni particolare. Particolari che fanno rabbrividire. A scrivere è il nipote di una signora di 85 anni, diabetica e con altre patologie, che a causa di una caduta ha riportato un taglio profondo alla testa, con forte perdita di sangue. L’anziana – secondo quanto affermato dal nipote – sarebbe stata soccorsa dal 118 circa 40 minuti dopo la telefonata, peraltro da un’ambulanza sprovvista di medico e di mezzi per poter trasportare la donna dal terzo piano al piano terra. Giunti all’Ospedale Ruggi di Salerno, dopo vari accertamenti sarebbe stata abbandonata su una barella al Pronto Soccorso per diverse ore. Poi, la decisione del ricovero comunicata ai parenti, per sottoporre la signora ad una Tac che però sarebbe stata effettuata in grave ritardo. Da qui, la decisione di firmare per riportare la malcapitata a casa. “La situazione che trovo al Pronto Soccorso è questa – afferma il nipote – persone ammassate una accanto all’altra senza distinzione di sesso, mia nonna su una barella, totalmente nuda e ancora sporca di sangue, piena di lividi, coi capelli rasati. Alla fine, una volta a casa, l’ennesima brutta sorpresa: gli orecchini e la collana d’oro che la nonna indossava da 50 anni erano magicamente spariti”.

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