Ruggi, intervento rivoluzionario dell’equipe di Severino Iesu

Redazione

L’eccezionale procedura utilizzata per operare un paziente di 71 anni cui non era stata data alcuna speranza altrove, sarà presentata come “Made in Salerno” nei prossimi congressi di cardiochirurgia e cardiologia di respiro mondiale. L’azienda ospedaliero universitaria di Salerno rende noto con orgoglio il successo di una tecnica operatoria mai utilizzata prima per salvare la vita ad un uomo proveniente da un altro paese dell’Unione Europea, giunto a Salerno per il classico viaggio della speranza. 71 anni, affetto da una grave malattia cardiaca che coinvolgeva tre valvole, questo paziente prima di arrivare alla Cardiochirurgia d’Urgenza del Ruggi, doveva essere operato nel suo stesso paese d’origine ma- nonostante una raccolta fondi in suo favore- i medici avevano considerato l’intervento troppo rischioso. I suoi familiari, residenti in Campania, però, non si sono arresi e lo hanno portato al Ruggi, dove è stato prima trattato farmacologicamente per scompensi e successivamente trasferito in Cardiochirurgia d’Urgenza dove è stata confermata la gravità e l’estensione della malattia alle valvole mitrale, aorta e tricuspide, ma anche il grado severo di disfunzione contrattile del ventricolo destro. Unendo le competenze della Cardiologia Interventistica, della Terapia Intensiva e della Cardiochirurgia d’Urgenza, è stato disegnato un percorso terapeutico originale, mai eseguito prima, con l’ausilio di un sistema di assistenza meccanica del ventricolo destro denominato “Protek Duo”, mai testato prima per il supporto dell’intera procedura chirurgica. Sono intervenute tre differenti equipe: la Cardiologia Interventistica diretta dal dottor Baldi ha provveduto all’impianto dell’apparecchio; la Terapia Intensiva del dottor Fiore ha stabilizzato il paziente e, infine, l’equipe guidata dal dottor Severino Iesu con i chirurghi Colombino e Triggiani ha eseguito la sostituzione della valvola aortica e mitrale e la riparazione della valvola tricuspide. Attualmente il paziente è in fase di convalescenza. Per il Ruggi, la riuscita della procedura coordinata dal dottor Iesu potrebbe attivare flussi migratori inversi per la Cardiochirurgia, lungo la rotta Nord – Sud.

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