Lo ha ventilato l'ad del colosso dei voli lowcost in un'intervista alla Stampa: "ha potenzialità"

Ryanair pensa all’inverno e (anche) a una base a Salerno

Solo nella giornata di ieri all'interno della piccola aerostazione sono transitate più di 1500 persone
Francesca Salemme

Sarà un caso, ma il 23 agosto data in cui hanno avuto inizio i voli verso Lourdes dall’Aeroporto di Salerno Costa d’Amalfi, Ryanair – dopo aver registrato il sold out delle tratte estive per Torino, Bergamo e Londra Stansted – ha preannunciato la programmazione della winter season dallo scalo salernitano e, insieme a questa ha ventilato l’ipotesi, tutt’altro che aerea, di fare base proprio a Salerno. Un miracolo?

Non proprio: è stato l’amministratore delegato del colosso irlandese dei voli lowcoast che dalle pagine del quotidiano La Stampa ne ha parlato: «Ci sono degli slot che possono interessarci, ma non ci andremo perché hanno dei vincoli, o non sono negli orari giusti, o sono troppo cari. Linate è saturo, Fiumicino è molto caro… – ha detto  Eddie Wilson – Ci sono aeroporti in cui al momento non abbiamo basi, come Ancona, e un’altra a cui sto pensando è Salerno».

L’ultima base italiana della compagnia (che ne ha in tutte le grandi città: Bari, Bergamo, Bologna, Brindisi, Cagliari, Catania, Lamezia Terme, Milano Malpensa, Napoli, Palermo, Pescara, Pisa, Reggio Calabria, Roma Ciampino, Roma Fiumicino, Torino, Treviso, Trieste, Venezia) è quella di Trieste, inaugurata ad aprile.

Quel giorno Wilson aveva lanciato una sfida al Governo italiano: se venisse abolita l’imposta comunale/turistica Ryanair investirebbe nel nostro Paese 4 miliardi di dollari in Italia, aggiungendo 40 nuovi aerei, 20 milioni di passeggeri e oltre 250 nuove rotte, nei prossimi 5 anni. Il passo successivo è stato quello di aprire delle tratte su Salerno, al Costa d’Amalfi il compito di convincerlo a puntarci ancora di più.

Certamente, avere una compagnia di base qui migliorerebbe ancora di più il flusso turistico stimolando la crescita del Salerno Costa d’Amalfi con un indotto, per il territorio, senza pari. Come si sapeva sin dal primo giorno, al momento non ci sono le condizioni strutturali perché l’aerostazione ospiti tutte le compagnie che ne facciano, eventualmente, richiesta, ma la destinazione piace ed ha potenzialità. Basti pensare che solo nella giornata di ieri all’interno della piccola aerostazione (che nell’arco dei prossimi 24 mesi verrà enormemente ampliata e potenziata) pare siano transitate più di 1500 persone tra passeggeri di voli di linea e voli charter.

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