Non c’è pace a san Nicola Varco. Dopo l’incendio che ha colpito alcune baracche danneggiando anche uno degli scheletri di cemento dell’ex mercato ortofrutticolo, ed il terribile report dell’Organizzazione internazionale per i migranti (“Lavoratori irregolari sfruttati dai loro datori di lavoro e costretti a vivere in strutture abbandonate, tra pile di spazzatura, senza acqua ed elettricita”), è arrivata anche l’ordinanza di sgombero del sindaco di Eboli, Martino Melchionda, che al proprietario degli immobili, ovvero la Regione Campania, chiede una bonifica, mediante la raccolta e lo smaltimento in discariche autorizzate, dei rifiuti presenti, nonché la demolizione di tutti i manufatti precari entro le 24 ore dalla bonifica e la completa sanificazione e messa in sicurezza dei luoghi”. Così il primo cittadino di Eboli alza i toni e punta il dito nei confronti dell’ente regionale che, nonostante abbia avviato da qualche settimana un’azione di intervento socio-sanitario, solo oggi pare essersi accorta della bidonville sorta nel cuore della piana del Sele. Ma l’assessore regionale all’Immigrazione, Alfonsina De Felice, non ha intenzione di cambiare rotta rispetto alle tappe di recupero degli immigrati stabilite nel piano d’intesa: “Condivido la preoccupazione del sindaco di Eboli: – ha scritto ieri in uan nota – ma in quei posti persiste un problema di carattere umanitario da ormai venti anni. Ecco perché non concordo sui metodi adottati. E’in campo una task force che, oltre a cinque assessorati regionali, vede coinvolti anche il Ministero dell’Interno e l’Ambasciata del Marocco”. Pertanto, ha concluso, “non è utile fare fughe in avanti mentre tutti assieme cerchiamo di risolvere il problema condividendo le soluzioni da adottare, passo dopo passo”.
S.Nicola Varco: scontro Melchionda-De Felice
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