Passa al Senato il disegno di legge contro l’abusivismo edilizio. «Niente condoni mascherati o sanatorie camuffate da cavilli procedurali e giuridici. Con questo provvedimento si cerca esclusivamente di prevedere meccanismi certi che puntino a un unico obiettivo: evitare che la repressione e il contrasto ai piccoli abusi, che rimangono in vita, diventi il più grande alibi ed il più grande ostacolo alla persecuzione dei grandi abusi speculativi, o comunque degli illeciti più risalenti». Ad affermarlo è la senatrice del Pd, Angelica Saggese, in riferimento al disegno di legge sugli abbattimenti dei manufatti abusivi approvato dal Senato. «Il provvedimento è nato da un’esigenza reale: rendere più fluida e ordinata l’azione della pubblica amministrazione, sia in sede penale che in sede amministrativa». La senatrice Pd, cui è stata affidata la dichiarazione di voto, fa un esempio plastico: «un complesso residenziale realizzato a pochi passi dal mare o in aree paesaggistiche protette da vincoli, con finalità speculative, costituisce sicuramente un abuso meritevole di un atteggiamento repressivo più forte rispetto a quello commesso dalla famiglia che in periferia, seppure abusivamente, realizza una veranda per ricavare un lavatoio di servizio». Diversi gli obiettivi del disegno di legge: rafforzare il regime di repressione; semplificare l’esecuzione degli ordini di demolizione; individuare il rilevante impatto ambientale di immobili costruiti su aree demaniali o in zone soggette a vincolo, manufatti che costituiscono pericolo per l’incolumità delle persone o che siano nella disponibilità di soggetti condannati per associazione a delinquere di stampo mafioso.
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