Salernitana a caccia di continuità

C’è qualcosa di nuovo oggi nell’aria, a Salerno, ed è la forza aggiuntiva che deriva dal fatto di aver affrontato una delle squadre più forti del campionato senza timori reverenziali. L’altro elemento di novità è quello della corsa e della condizione atletica. Lunedì sera la Salernitana non camminava ma correva in mezzo al campo e lo ha fatto per 90 e passa minuti. Forza di volontà, adrenalina a mille, tensione al punto giusto chiamatela come volete sta di fatto che la squadra, in 90 minuti, ha azzerato malanni ed acciacchi, è passata da una condizione disastrosa ad una forma fisica eccellente giocando ad un ritmo impressionante dall’inizio alla fine, come non aveva fatto mai. Se siamo tutti d’accordo nel definire la gara di Brescia, la migliore disputata all’Arechi dalla Salernitana è lecito chiedersi anche perché la squadra, solo a 10 giornate dal termine, ha cominciato a giocare in una determinata maniera. Quale è stato il fattore scatenante di questa resurrezione? Non crediamo che la dieta imposta dalla società ai tesserati abbia dato subito gli effetti desiderati come non crediamo che un successo, seppur importante e convincente azzeri i problemi ed i limiti strutturali di una squadra, la Salernitana che ancora oggi è la più battuta del torneo con 16 sconfitte al passivo. Ora il compito principale di Castori è in primis commettere meno errori possibile e poi preparare ogni partita di qui alla fine con lo stesso spirito della settimana scorsa. Inutile inventarsi moduli, schemi e giochi di prestigio. Per parlare di vera svolta vi è la necessità di fare risultato a Vicenza. Quella di domenica è una gara che mette in palio più di tre punti. Una vittoria al Menti darebbe corpo e sostanza alla rincorsa salvezza. Anche un pareggio potrebbe andar bene. Basta giocare con tranquillità e senza paura e andare a vedere cosa accadrà in Veneto, nella speranza che le sensazioni positive vengano confermate dal campo.