Salernitana ad alta tensione

Redazione

Salernitana ad alta tensione. Tensione nervosa, tensione emotiva ma anche tensione eccessiva per una squadra che più che alle critiche deve badare a contrastare gli avversari in campo. Ed invece le levate di scudi di queste ore, a tutti i livelli, dalla prima squadra alle giovanili, preoccupano e non poco. Guai ad abbassare la tensione ma guai a farsi travolgere dalle tensioni del momento. Le polemiche di Pestrin, lo sguardo piccato e provocatorio di Montervino che non aveva gradito la critica di un tifoso, o le mancate convocazioni di due giovani della primavera che hanno scatenato le ire di uno dei genitori, rischiano di sovraccaricare la situazione creando un corto circuito più dannoso di ogni altra cosa. Nervi saldi… e nervi scoperti. A fare la differenza, nella lotta per la permanenza in B, può essere questo laddove la tensione ed il furore agonistico servono per tirarsi fuori dal baratro ma non servono per altre questioni, soprattutto ora. Ha ragione Pestrin quando dice che la tensione è il segnale evidente di una squadra che ci crede ancora, che non ha mollato che si sente ancora viva. Ma è pur vero che il troppo storpia e si rischia di ribaltare cose e situazioni talmente evidenti che non meritano neppure di essere ribadite. La classifica ed i numeri condannano la Salernitana, almeno per ora. Tocca ai calciatori e soltanto a loro cambiare rotta e dimostrare di non essere una squadra di brocchi. Grassadonia oltre a tenere a bada i bollenti spiriti di qualcuno deve provare a convogliare le energie di alcuni calciatori il sabato pomeriggio sul terreno di gioco anziché davanti alle telecamere o agli occhi dei tifosi. La Salernitana ha bisogno di punti meglio dunque non sprecare le forze per cose inutili e per atteggiamenti spavaldi che lasciano il tempo che trovano.

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