Tra incognite e certezze, Salerno è pronta a calarsi nuovamente nella realtà di Serie B. Il Frosinone di Moriero testerà il valore attuale di una Salernitana che è solo un disegno di squadra, un progetto che ha bisogno di tempo per acquisire una fisionomia. La prima incognita è proprio questa: manca l’amalgama, quella cosa che Sibilia voleva acquistare al mercato. La seconda è legata ad un valore aggiunto su cui i granata speravano di poter contare su tutto il campionato ed invece non sarà cosi: quello del potenziale-tifo, considerata la ridotta corsa all’abbonamento rispetto alle previsioni di inizio campagna. Bisognerà dunque conquistare i tifosi di partita in partita. Una sfida nella sfida anche perché a questa situazione vanno aggiunte le stranezze di una Serie B che continua a confermare la formula del sabato pomeriggio e delle partite spalmate su più giorni ed agli orari più strani. Fin qui le incognite. Tra le certezze quella di poter contare comunque su una società che nonostante le difficoltà ha garantito la prosecuzione del calcio a Salerno ed ha investito non solo sui calciatori ma anche sull’ippocampo richiesto a gran voce da un nutrito gruppo di tifosi. Tra le certezze l’aver puntato su un tecnico, Brini, che sa il fatto suo e conosce molto bene la realtà che lo circonda. Tra le certezze la volontà di Acri di completare l’organico per rendere la squadra ancor più competitiva e sopperire alle assenze di Cozza e soprattutto Merino. I granata hanno – in teoria – tutti i mezzi per mantenere la serie B. Basta passare senza traumi dalla teoria alla pratica a cominciare da oggi.
Salernitana al via tra incognite e certezze
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