La partita con la Triestina finisce legittimamente nell’album dei rimpianti granata, che già comprendeva le sfide di Frosinone, Sassuolo e Modena. All’Arechi spira vento di contestazione, ma nonostante ciò la Salernitana parte a spron battuto. Peccato che da queste parti suoni sempre la solita musica. Lo spartito prevede un buon avvio da parte dei granata, intensità, cattiveria, ricerca della profondità, fino a quando il pallone non arriva dalle parti dell’area avversaria tutto bene, ma in fase di finalizzazione manca un solista in grado di deliziare la platea. Lo stesso Fava, bravissimo in fase di ispirazione in occasione dell’assist per Merino poi abbattuto da Nef, si perde in un bicchier d’acqua al momento della trasformazione del penalty. Dionisi, voglioso, grintoso, disposto al sacrificio, cicca clamorosamente l’occasione per sbloccare il risultato sugli sviluppi di un contropiede nato da una gran giocata di Merino e condotto ottimamente da Soligo. Dall’altro lato del campo, invece, Polito, fino al 35esimo praticamente inoperoso, costretto solo a neutralizzare alcuni tentativi da fuori dei giuliani, passa due minuti di inferno. Prima il centrocampo non fa pressione consentendo a Colombo di servire in area il taglio di Siligardi, poi Stendardo e Peccarisi non chiudono, e l’esterno scuola Inter con un diagonale non irresistibile fa 1-0. Un giro di lancette e la Salernitana fa harakiri. Traversone da destra, Jadid arretratissimo ed in debito d’ossigeno rinvia maldestramente rimettendo il pallone in mezzo, Balestri abbraccia Godeas e Romeo assegna il secondo rigore. San Valentino è passato e così pure il tempo dei regali, motivo per cui Testini con una bordata scaraventa la sfera in fondo al sacco. L’unico lampo lo regalano i tifosi nel finale, col laser puntato sugli occhi dell’arbitro. La ripresa, offuscata dai fumogeni, rattristata dal risultato, incattivita dal lancio d’oggetti, scorre via senza sussulti fin quando Balestri non si divora un gol già fatto. Così spetta a Caputo, subentrato a Fava, ritrovare la via della rete: con caparbietà Dionisio recupera la sfera, rifila un tunnel ad un avversario regala al compagno di reparto l’assist per il 2-1. La speranza di un finale arrembante si scontra con la stanchezza che assale i giocatori cardine del team granata e così anche la Triestina, che non ha fatto nulla per meritare di vincere la partita, passa all’Arechi, ormai terra di conquista per chiunque.
Salernitana ancora ko all’Arechi, sempre la stessa musica
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