Salernitana, conta solo vincere

Redazione

Dopo l’impresa di Torino, la Salernitana torna a giocare all’Arechi. In uno stadio vuoto, con i tifosi nel piazzale a sostenere comunque i granata, la squadra di Grassadonia ha un solo risultato disponibile: la vittoria. Perdere terreno, anche semplicemente pareggiando la gara col Piacenza, Soligo e compagni comprometterebbero definitivamente i sogni di rimonta. A 16 giornate dal termine, il team del patron Lombardi deve assolutamente mettere sotto gli emiliani per continuare a sperare. Sia chiaro, stiamo parlando in ogni caso di una missione quasi impossibile, per una squadra che ha conquistato la miseria di 18 punti in 26 incontri. Ma nell’ambiente, salvo rare eccezioni, c’è ancora la volontà di crederci, di combattere, di non rassegnarsi all’idea di una retrocessione, il cui spettro aleggia su Salerno ormai da mesi. Con 9 partite casalinghe a cui si vanno ad aggiungere 7 incontri in trasferta, per 42 punti disponibili, stando a calcoli e tabelle interne, servono 30 punti ai granata per inserirsi quantomeno in zona play out. Inutile sottolineare che il fattore Arechi, già eccessivamente mortificato in stagione, potrebbe risultare decisivo. Vincere tutte le gare casalinghe, o almeno tutti gli scontri diretti in casa, rendendoli più pesanti con qualche blitz esterno, potrebbe ancora alimentare le residue chance di salvezza. Si inizia con un esame tutt’altro che semplice, contro un Piacenza rigenerato da Imborgia e Ficcadenti, una squadra che però concede molto in trasferta. Al di là dei calcoli e di qualsiasi altro discorso, conta solo vincere, con o senza bel gioco, serve solo che la Salernitana butti il pallone in fondo al sacco una volta più degli avversari, in qualsiasi modo. Salerno ci vuole credere, ora tocca ai granata.

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