Salernitana, dagli infortuni alla dieta

Redazione

Si decide di puntare sull’ex medico sociale Andrea D’Alessandro in qualità di supervisore dello staff sanitario, viene stabilito che la squadra seguirà un regime alimentare “controllato” e che il gruppo resterà in ritiro fino alla partita di sabato col Grosseto. Sono queste le principali decisioni prese al termine del summit tecnico – societario di ieri. Il presidente Lombardi ha parlato, come annunciato dopo la partita di Empoli, con lo staff tecnico e medico granata. Un confronto necessario per chiarire le ultime vicende, su tutte quelle relative ai giocatori infortunati e puntualmente utilizzati. Riavvolgendo il nastro alla giornata di sabato giova ricordare che Cannarsa, alle prese per tutta la settimana con la tendinopatia, viene schierato titolare, salvo tornare in panchina dopo otto minuti, per un riacutizzarsi dell’infiammazione. Si ripete insomma quanto accaduto con Fava due settimane prima e di conseguenza diventa lecito domandarsi da dove nasca l’esigenza di puntare a tutti i costi su giocatori alle prese con infortuni e rimasti a riposo nei giorni che precedono la partita. Sorvolando sul caso Fava, su cui pure ci sarebbe molto da dire, una serie di dubbi ci assalgono in merito all’utilizzo di Cannarsa. Anche se il difensore avesse recuperato, un minimo di prudenza era d’obbligo e in ogni caso trovare una soluzione alternativa almeno inizialmente era possibile, anziché tenere Marchese in panchina e schierare Cardinale terzino. Alla fine Castori non ha fatto altro che complicare la vita alla Salernitana che, nell’arco di 20 minuti, ha cambiato due volte lo schieramento difensivo. E’ inutile poi ricercare altrove le responsabilità del caso e il colpevole di turno. E ad ogni modo pare che lo staff medico avesse invitato il tecnico alla prudenza sia per Fava che per Cannarsa. Alla luce degli episodi di sabato, il presidente Lombardi decide vederci chiaro, di confrontarsi con lo staff tecnico e medico per comprendere l’evoluzione di determinate situazioni. Al termine del summit di ieri sera è stato deciso di mandare la squadra in ritiro a Serino per tutta la settimana e di far osservare una dieta precisa ai calciatori per non pregiudicare le loro prestazioni in campo in questa delicata fase. E’ stato inoltre stabilito di affidare ad Andrea D’Alessandro l’incarico di responsabile dello staff medico, una sorta di supervisore. Già medico sociale della Salernitana nel primo anno della presidenza Lombardi, D’Alessandro ha seguito i granata, a più riprese, anche nell’era Aliberti. A lui dovrebbe spettare l’arduo compito di vigilare ulteriormente sui tanti acciacchi della Salernitana.

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