Salernitana-Gallipoli, il migliore ed il peggiore

Redazione

Non è difficile individuare il migliore in campo tra i granata nella gara di ieri col Gallipoli. Nel grigiore generale la prestazione di Evans Soligo risplende di luce propria. Il centrocampista di Marghera, che pure ad inizio stagione non era parso convincente come in passato, di giornata in giornata sta tornando ad esprimersi a livelli apprezzabilissimi. L’instancabile soldatino granata, da interno, da mediano, da ala, da terzino, riesce a garantire una continuità di rendimento ed una carica agonistica senza pari. In più, grazie al lavoro specifico di mister Grassadonia, viene premiata la sua capacità di inserirsi negli spazi partendo da dietro. 2 gol nelle ultime 2 gare e una quantità inimmaginabile di chilometri percorsi, di lui non si può fare a meno e al più presto la società farebbe bene a rinnovargli il contratto in scadenza a giugno, per non perdere uno dei pochi giocatori su cui poter puntare anche per il futuro. Di contro, ancora una volta tra i peggiori in campo ieri è risultato Filipe Machado. Rispetto a Grosseto, dove aveva potuto contare proprio sulla copertura di Soligo, il terzino brasiliano ha fatto più di un passo indietro. Sull’out mancino, infatti, spesso e volentieri il Gallipoli ha sfondato per cercare il cross dal fondo. Proprio nella sua zona di competenza si è infilato Di Carmine per segnare il gol del 2-1 in favore dei pugliesi. E, ancora, nel finale Mancini ha trovato una prateria sulla sinistra allo scadere per regalare a Di Gennaro l’assist per il 3-1 di Di Gennaro. Se si potesse parlare di quella di ieri come di una prova d’appello, Machado l’avrebbe clamorosamente ciccata. E’ arrivata l’ora di dare una svolta a sinistra, dove Russo ed Agresta probabilmente potrebbero far meno danni.

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