Che fine ha fatto Filipe Machado? Da due gare non si scolla dalla panchina. E Gianluca Statella? Per trovare la sua ultima apparizione bisogna tornare alla seconda di campionato. E non è di certo andata molto meglio a Stendardo, in campo a singhiozzo, o a Carcuro, che fatica a trovare spazio. Soddimo si è infortunato ma fin quando è stato abile ed arruolabile non ha mai entusiasmato, Vincenzo Pepe è la brutta copia del furetto imprendibile che faceva impazzire le difese avversarie e lo stesso Galasso, disorientato dai continui cambi di posizione, non sta garantendo un rendimento elevato. Chi sta provando a tenere botta è Ciccio Caputo, che pure domani potrebbe cedere il passo a Fava, e Bastrini, titolare nelle ultime due gare con alterne fortune. Molti dei giovani su cui Acri ha decisamente puntato in estate per allestire la squadra, hanno fin qui deluso le attese della società, ragazzi nelle ultime stagioni si erano ben disimpegnati tra Bari, Avellino, Crotone, Benevento, Ancona, Grosseto, a Salerno stanno soffrendo maledettamente. Il pessimo avvio di stagione dei granata sta influenzando negativamente i giocatori più fragili caratterialmente e non è un caso che prima Brini e poi Cari abbiano rilanciato quelli più esperti, più pronti, da Montervino a Pestrin, da Millesi a Russo, da Fusco a Cozza. Ai vecchietti le gambe difficilmente tremano anche in un clima poco sereno come quello che si sta respirando pure nelle gare casalinghe. E’ chiaro che d’ora in avanti, quando i giovanotti saranno chiamati in causa non potranno più sbagliare e, per dimostrare al nuovo allenatore quale sia il loro potenziale, dovranno dare il massimo. In caso contrario, a gennaio potremmo assistere ad un’autentica rivoluzione.
Salernitana, i giovani fanno fatica
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