Salernitana: il campionato non è ancora finito

Guardando il campionato dal basso in alto, ci si accorge che il torneo è ancora molto lungo, per cui è ancora troppo presto per alzare bandiera bianca. In questo momento, uno dei peggiori della storia recente, l’ideale sarebbe issare bandiera granata. Ma il termine “ricompattamento” è utopia, dunque basterebbe rimettere insieme i cocci e dotarsi di un pizzico di buon senso per evitare di farsi risucchiare dalla crisi. Purtroppo Salerno è così e non da oggi: esaltazione spropositata dopo qualche vittoria, depressione galoppante in caso di sconfitte. Diciamo subito che il momento non è dei migliori ma farsi prendere dal panico e dire: è finita questa squadra non ce la farà ci sembra prematuro ed esagerato. I risultati parlano chiaro, ma ricordiamo bene che alla vigilia del campionato tutti parlavano di ottima squadra, di innesti capaci di accrescere il livello qualitativo e di conseguenza delle ambizioni del team di Lombardi. Oggi sono inevitabilmente tutti brocchi, ma in certi momenti l’unica medicina utile è l’equilibrio, unito ad un pizzico di pazienza. Di avvii stentati e partenze sprint ne abbiamo registrati tanti. La classifica che vi mostriamo è quella delle prime quattro giornate dello scorso campionato. Salernitana prima a 10 punti, Castori incoronato come il nuovo Mourinho del calcio italiano e titoloni ad effetto per descrivere il magic moment della Salernitana. Sappiamo tutti come andò a finire quella storia con i fan di Lombardi che in poche settimane divennero i suoi principali detrattori. Rimaniamo sulla classifica della scorsa stagione. Senza considerare l’Avellino a 0 punti c’era il Modena che collezionò cinque sconfitte consecutive, poi infilò una serie di risultati altalenanti per poi salvarsi con un finale a marce alte. Ed allora, prima di scrivere i titoli di coda aspettiamo che il film del campionato giunga al termine.