Salernitana obbligata a vincere

Non per rispondere all’appello del Presidente, né per smentire le cifre che testimoniano il trend progressivamente negativo in ordine alle presenze allo stadio nonostante le riduzioni partorite dfalla società, ma solo e unicamente per la maglia, per salvare la categoria. Proviamo a immaginare Salernitana-Treviso, sulla carta una mediocre partita di serie B, come fosse una finale europea. Proviamo a riempire lo stadio come ai vecchi tempi, proviamo a vivere questa anti-vigilia e vigilia come quelle più attese, quelle che introducevano a ben altre sfide, quando si lottava per ben altri obiettivi. Ormai è chiaro che questa squadra ci farà soffrire e penare fino alla fine. La rimonta-salvezza della squadra di Castori non è ancora entrata nel vivo anche perché questa quadra non ha mai fatto più di due risultati utili consecutivi. L’Ascoli si è trasformato in principe azzurro da rospo qual era, Rimini e Cittadella non mollano, il Modena spera ancora, il Frosinone prova a tenere il passo mentre il Mantova di Somma già domani, in anticipo contro l’Albinoleffe, ci dirà di che pasta è fatto. Nel guado la Salernitana che continua ad alternare cose egregie ad altre da dimenticare. Una squadra ancora senza identità frastornata dalle mille contraddizioni tecniche e caratteriali, un gruppo di calciatori valido, se presi singolarmente ed al meglio della condizione fisica ma assortito in modo confusionario e sconclusionato. Eppure dovrà essere questo gruppo, nelle ultime 9 giornate di campionato a salvare la Serie B evitando la coda play out. E’ necessario tenersi lontani dalla zona-sorpresa, è necessario conquistare tre punti per cominciare a mettere i puntini sulle “i” per stroncare definitivamente le ambizioni salvezza del Treviso e recuperare dallo scivolone di Vicenza. La Salernitana deve vincere, è obbligatorio, ma stavolta devono vincere anche i tifosi; non ci sono scuse da accampare, c’è solo da tifare a squarciagola e accompagnare per mano la squadra verso il gol. Mai come questa volta.