Sola contro tutti. Il Piacenza non è l’unico avversario che la Salernitana deve sconfiggere sabato in un Arechi deserto. I granata si ritrovano soli contro le proprie paure e lo scetticismo di una piazza legittimamente incredula anche dopo l’impresa di Torino. La squadra di Cerone e Grassadonia oltre che i tre punti, deve conquistare anche quella tanto attesa continuità di risultati. Il successo dell’Olimpico a poco serve se non arriva l’agognato “filotto”. E’ per questo che quello col Piacenza diventa l’ennesimo esame, l’ulteriore prova d’appello di una stagione sciagurata. In palio, contro la squadra di Ficcadenti non c’è la salvezza, ma la speranza di riacciuffarla in extremis. Un girone fa, la fiammella si accese proprio contro gli emiliani, quando i granata, in occasione dell’esordio di Cari in panchina, conquistarono il primo punto in assoluto del campionato. Ora la situazione è ancor più critica, ma la Salernitana deve dimostrare di non aver ancora gettato la spugna. Farlo sarà difficile, perché i granata devono lottare anche con l’emergenza. La sfida col Piacenza non nasce sotto una buona stella. Ci sono importanti assenze da fronteggiare: l’infortunato Balestri, gli squalificati Kyriazis, Bastrini e Montervino, si aggiungono agli già indisponibili Fusco e Capone. Chi andrà in campo avrà un’enorme responsabilità sulle spalle. L’emergenza è un ostacolo in più, ma non può condizionare l’esame di sabato. La Salernitana sarà senza pubblico e senza alibi.
Salernitana senza pubblico e senza alibi
67
articolo precedente