Salernitana su “Scherzi a parte”? Alla notizia dell’esonero di Mutti e del ritorno di Castori, appena 48 ore fa, chi non ha pensato di trovarsi su “Scherzi a parte”? Perfino ai giocatori sul pullmann, di ritorno da Modena, qualche dubbio è venuto. Ogni perplessità è stata cancellata dall’immediata ufficialità della notizia, pubblicata direttamente sul sito internet della società. La realtà, insomma, va oltre la più fervida immaginazione ma, ormai, non ci si stupisce più di nulla, perché la gestione dell’area tecnica dei granata ci ha abituato a tutto. Nel mare magnum della confusione è necessario però che ognuno si assuma le proprie responsabilità. Non si tratta di voler individuare il caprio espiatorio dello scempio cui stiamo assistendo da mesi, ma di un necessario tentativo di rimettere al proprio posto ogni tassello, per fare un minimo di chiarezza ed evitare che determinati errori si ripetano anche in futuro. I tifosi granata sono stanchi di assistere a queste ridicole rappresentazioni. Fino a poco tempo fa, Lombardi si è sempre esposto in prima persona, raccogliendo critiche a grappoli, ma, sempre nel nome della chiarezza (questa sconosciuta), è bene ricordare a chi competono le scelte dell’area tecnica. Chi ha deciso di puntare su Castori ad inizio stagione è la stessa persona che ha scelto successivamente Mutti, commettendo un altro errore di valutazione, che ha travolto la società. Il vero capolavoro, però, il direttore Fabiani lo ha realizzato nell’allestimento e, in seguito, nella rivisitazione della rosa. L’organico costruito in estate, nell’ultimo mese, è stato a dir poco rivoluzionato e non è ancora stato completato. Via otto elementi, ne sono arrivati altri sei. Per la Salernitana si tratta di un mercato fallimentare che incide non poco sui costi di gestione, innanzitutto perché le rescissioni contrattuali non sono gratuite, anzi, e la società granata ne ha effettuate una marea, per fare spazio in rosa. Non solo, il meccanismo della risoluzione contrattuale è stato adottato anche con giocatori che potevano tornare utili pure in seguito, vedi Ciarcià, per non parlare della pessima gestione della vicenda Giampà, la cui rescissione è stata ufficializzata e revocata due volte in sole 24 ore. Senza dimenticare altri elementi in rosa che rischiano di rimanere sullo stomaco, perché chiaramente non ritenuti utili, Piccioni e Giannone. Anche per loro la rescissione risulta difficile, perché non ci sono squadre pronte ad accollarsi i loro ingaggi. Pure in questo caso, l’errore è riconducibile ad una sola persona. Chi ha portato a Salerno Giannone, che tra l’altro percepisce uno stipendio piuttosto alto, senza aver quasi mai giocato? Ovviamente lo ha ingaggiato lo stesso operatore che ad inizio stagione ha “scoperto” Carcione e Grando, rivelatisi utilissimi alla causa granata. A tutto questo va aggiunto che la rivoluzione a poco serve, perché il mercato della Salernitana non ha alcuna prospettiva futura. Tra giocatori in scadenza, prestiti e rescissioni, a giugno il club granata ha un organico da costruire interamente. Infine, giova ricordare che nel mondo reale se un direttore sportivo commette degli errori su fa da parte, com’è accaduto anche nella società granata, tempo fa, vedi gli esempi di Imborgia e Coscia. Nella Salernitana attuale tutto è concesso, forse siamo davvero su “Scherzi a parte”….
Salernitana su Scherzi a parte?
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