Luci ed ombre sull’Arechi per la seconda partita di fila nell’arco di pochi giorni e che porta in dote il primo punto del 2023 per i granata di Nicola, contro il Torino. In campo si vede una squadra dai due volti. Dopo un primo tempo da dimenticare, in cui il migliore è stato, di nuovo, Ochoa, che ha respinto al mittente i ripetuti assalti, pur non potendo nulla sul gol di Sanabria, la Salernitana si è risvegliata ad inizio ripresa. Con l’ingresso di Piatek ed il cambio di modulo, i granata di Nicola hanno cambiato passo, almeno nella fase iniziale, in cui è arrivato il pareggio a firma di Vilhena. Tra le note liete, oltre a super Memo, anche la prestazione di Nicolussi Caviglia, che si è mosso bene soprattutto nella mediana a due, sfoderando pure una preparazione fisica al top, a differenza dei suoi nuovi compagni, e non ha mostrato segnali di affaticamento, pur giocando l’intera gara. All’esterno dell’Arechi, invece, vecchi e nuovi problemi: stavolta, complici i numeri sugli spalti di gran lunga inferiori a quelli della precedente gara con il Milan, non si sono registrate particolari criticità ai tornelli ma, in compenso, il ritorno a casa per chi aveva deciso di raggiungere lo stadio con i mezzi pubblici si è rivelata un’odissea. Dalla stazione metro dell’Arechi, infatti, nei giorni festivi non sono previste corse tra le 14.35 e le 16.05, praticamente proprio nella fascia oraria in cui i tifosi hanno lasciato lo stadio. Di conseguenza, chi ha deciso di non utilizzare l’auto per evitare di rimanere ingabbiato nel traffico o dover fare i conti con le incognite del parcheggio, si è ritrovato a dover attendere oltre un’ora prima di poter rientrare. Da un lato quindi si sensibilizza all’impiego dei mezzi pubblici per raggiungere lo stadio, dall’altro non vengono potenziate le corse, lasciando in vigore gli orari dei festivi. Nota a margine: all’interno dello stadio Arechi, nell’area di parcheggio riservata della tribuna, le auto parcheggiate in maniera selvaggia hanno ostruito il passaggio ai disabili in carrozzina verso i bagni pubblici a loro riservati. Lo spazio tra le auto non era sufficiente per consentire il passaggio, e l’unico percorso possibile, davanti alle auto, era bloccato da un mezzo parcheggiato a ridosso del muro. In pratica, per ore intere, l’accesso ai servizi per i disabili non è stato consentito. Questione di civiltà.
Salernitana – Torino: luci ed ombre sull’Arechi
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