Dalle scelte iniziali alle sostituzioni, al “Del Duca” la Salernitana ha gettato alle ortiche un’altra ghiotta occasione. Nell’ennesima tappa che poteva rivelarsi decisiva, i doni di Grassadonia rovinano la festa. Solitamente dopo qualche giorno di ritiro lontano da Salerno, siamo abituati ad assistere alla classica mossa a sorpresa già nell’undici titolare. L’inattesa novità è arrivata puntuale. All’inizio infatti il tecnico salernitano ha estratto Bastrini dal cilindro. Dal momento che nella precedente partita col Piacenza la difesa granata era riuscita a non subire gol, vedere inspiegabilmente stravolta la retroguardia ha suscitato qualche legittima perplessità. E’ vero che anche a Torino, ci siamo trovati di fronte alla stessa sorpresa ed infatti tutti ricorderanno la prestazione da incorniciare di Bastrini (rigore ed espulsione per fallo da ultimo uomo). Ad Ascoli si è rivisto anche Balestri, reduce dall’infortunio, ed egregiamente sostituito la settimana prima da Pippa. Dalle scelte iniziali a quelle effettuate in corsa. Dopo essere passata due volte in vantaggio la Salernitana ha poi deciso di consegnare i tre punti direttamente nelle mani dell’Ascoli. Se la decisione di togliere Merino dal campo era derivata dalle condizioni fisiche del peruviano, quella di sostituire anche l’altro trequartista è sembrata troppo azzardata. Cozza era in grado di proseguire e lo ha lasciato chiaramente intuire anche all’allenatore. Tra l’altro la sostituzione del fantasista calabrese era arrivata anche dopo quella di Jadid che da settimane è in evidente affanno. Proprio perché non era possibile lasciare in campo il marocchino, probabilmente sarebbe stato opportuno non togliere l’unico palleggiatore rimasto. Ed infatti senza giocatori di qualità, con Balestri avanzato a centrocampo e nessuno in grado di impostare la manovra, la Salernitana si è rivelata incapace di reagire alle sberle dell’Ascoli.
Salernitana, tre punti gettati alle ortiche
65
articolo precedente