Salernitana, un malato in via di guarigione

Redazione

I segnali positivi erano già emersi nelle ultime settimane, ma non erano stati confortati dai risultati. A Frosinone, invece, la Salernitana ha messo k.o. una diretta concorrente nella corsa salvezza, alla quale ha tolto sei punti tra andata e ritorno, dettaglio tutt’altro che trascurabile, mostrando grinta ma anche sagacia tattica. I ragazzi di Castori hanno interpretato bene la gara, hanno aspettato che il team di casa scaricasse la sua foga iniziale, e col passare dei minuti hanno preso campo. Il gol è arrivato sugli sviluppi di un calcio d’angolo e la Salernitana in questa stagione aveva sfruttato davvero poco i calci piazzati, altro dettaglio da non sottovalutare. E il raddoppio è arrivato al 93esimo con una veloce azione di contropiede, particolare che lascia intendere che le gambe stanno iniziando a girare come devono. Aggiungiamoci che il tecnico di Tolentino non solo non ha fatto danni, ma ha anche interpretato bene la partita, scegliendo una formazione in grado di tenere botta e ripartire e poi sistemando in corsa alcuni aspetti. La scelta di confermare Iunco a sinistra è stata coraggiosa, ma importante per lanciare un messaggio, i granata al Matusa non erano andati a fare le barricate. Così come il fatto che al fianco di Fava ci fosse un Di Napoli al servizio della squadra e disposto al sacrificio e non una mezza punta. Bravo Castori è stato a capire il momento giusto di richiamare in panca Tricarico per inserire un giocatore di corsa, che potesse dare fastidio ai portatori di palla avversari e andare via in velocità. Bravo anche nel decidere di spostare Ciaramitaro in mezzo quando ha visto che i padroni di casa insistevano con i lanci lunghi per vie centrali. Ma ha potuto farlo anche perché in campo c’era un altro giocatore eclettico, ovvero Soligo, che ha cambiato più volte posizione in campo. E poi la difesa: è vero che nel Frosinone mancava il giocatore più imprevedibile, ovvero Eder, autore di una doppietta all’andata, ma è anche vero che lì davanti i gialloblu presentavano Dedic e Cavalli, due tra i più temibili del torneo in zona gol. E il pacchetto arretrato, a cui Berni ha dato innanzitutto serenità, ma nel quale ha giganteggiato un Fusco grande come il suo cuore, non è mai andato in sofferenza. Di qui a dire che la Salernitana è guarita e che tutti i mali che la affliggevano ce ne passa, ma i granata sono sulla retta via. Anche per questo, contro il Modena Castori cambierà poco o nulla, col rilancio di Pestrin in mediana e il ballottaggio tra Ganci e Scarpa per la sostituzione di Di Napoli. Per il resto, l’assetto base rimarrà immutato, sperando che anche la sostanza, ovvero il risultato, non cambi, perché in questo momento la continuità di rendimento diventa fondamentale.

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