Salernitana, via chi non se la sente

Redazione

Chi vuole andare via da Salerno; chi non se la sente di lottare fino all’ultimo secondo per una salvezza ancora raggiungibile; chi non riesce a fare i conti con la pressione che in una piazza come quella granata è all’ordine del giorno; chi ha la testa bloccata dalla paura; chi pensa al portafoglio prima che al bene comune, deve essere ceduto immediatamente, prima della chiusura delle liste. Lo abbiamo già detto e lo ripetiamo. A nostro giudizio, anche un calciatore valido, ma poco motivato, non può avere la tranquillità necessaria per scendere in campo. Figurarsi se può fare la differenza. E, non è una frase fatta, una mela marcia rischia di rovinare tutto il raccolto. Dopo le parole di Montervino, che aveva sottolineato come i ritardi nei pagamenti degli stipendi a Salerno siano nella “norma” e che se qualcuno la pensava in maniera diversa evidentemente non voleva bene alla Salernitana, ecco le dichiarazioni “fuori controllo” di Mariano Stendardo, che si è sentito chiamato in causa, al quotidiano “Il Mattino” di Salerno. Il difensore napoletano, che domani dovrebbe marcare nientemeno che Mastronunzio, sottolinea nell’intervista che già a novembre aveva chiesto ai dirigenti di essere ceduto in seguito ad una serie di critiche a suo dire ingenerose. Da allora, Stendardo afferma di non aver più parlato con la società e, di conseguenza, aggiungiamo noi, non ha cambiato idea circa il suo proposito di andare via, sebbene il club granata gli abbia dato la possibilità di giocare titolare in B. Non è un mistero che proprio il centrale partenopeo sia stato il giocatore che prima e più di altri (se altri ve ne sono) che ha chiesto alla società di Lombardi di onorare il contratto in quanto a tempistica e puntualità nella corresponsione degli emolumenti. Prendendo per certi versi le distanze dal compagno di squadra Montervino, Stendardo dichiara al Mattino che, sebbene la società gli stia dando il massimo sostegno, lui in quanto persona seria, pur non volendo parlare di certe cose, deve suo malgrado tornare sull’argomento stipendi, proprio alla vigilia della delicatissima sfida con l’Ancona, per sottolineare che al momento opportuno ci sarà chi parlerà a nome di tutta la squadra in quanto deputato a farlo (e quindi Montervino a suo dire non lo era?). Le dichiarazioni di Stendardo sono virgolettate e quindi attribuite fedelmente al centrale napoletano. La società, lo ricordiamo, nelle scorse ore ha annunciato il silenzio stampa, secondo noi dovrebbe intervenire e, se sono veritiere queste affermazioni, dovrebbe provvedere a cedere in tempi stretti il difensore di origini partenopee e dovrebbe valutare la possibilità di non farlo scendere in campo da subito, a partire dal match di domani contro l’Ancona. Se il contenuto di queste dichiarazioni, autorizzate o meno che siano, corrisponde al vero, l’avventura di Stendardo a Salerno dovrebbe considerarsi conclusa, per rispetto della società, degli altri compagni di squadra e, soprattutto, della tifoseria.

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