Questi new jersey sono necessari, ma obiettivamente sono brutti. Ed in una città turistica che deve proteggersi ai sensi delle norme antiterrorismo proprio perché accoglie migliaia di visitatori ogni anno, il problema dell’estetica è un tema fondamentale, tutt’altro che trascurabile. Provate ad immaginare queste barriere pesanti sovrastate dalle installazioni luminose delle Luci d’Artista: obiettivamente, sono una cosa esteticamente insostenibile. Basta guardare le immagini girate ieri sera per rendersene conto: già pochi minuti dopo la loro installazione, le barriere cementizie sono diventate meta di curiosi ma anche seduta improvvisata per avventori e giovani con il capo chino sul proprio cellulare. Un’immagine plastica della normalità indifferente che ci avvolge, anche di fronte alla novità assoluta dei new jersey a sbarrare il Corso da Re, la passeggiata per eccellenza di chi frequenta Salerno. Lo stesso discorso vale per il lungomare, per questo ci chiediamo: e se abbellissimo o provassimo quantomeno ad addolcire questi necessari obbrobri in cemento? La soluzione potrebbe essere a portata di mano e molto semplice: basterebbe collocare delle essenze, delle piante magari in fioriera o piuttosto pensare a delle decorazioni urbane. Insomma qualsiasi cosa, pur di evitare il pugno nell’occhio dei new jersey a strisce bianconere sul Corso Vittorio Emanuele o dovunque siano essi collocati.
Salerno al tempo dei new jersey: cambiano volto Corso e Lungomare
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