Dieci anni di sbarchi di migranti a Salerno, raccontati da chi da sempre è in prima linea per fornire supporto, per aiutare chi scappa dal proprio paese a caccia di pace e serenità. In occasione dell’ultima giornata dedicata a “Salerno città dell’accoglienza” al Comune, nel Salone dei Marmi, sono stati puntati i riflettori su associazioni e cooperative del territorio e su Medici senza Frontiere che, nel corso degli anni, ha salvato e continua a salvare tante vite, anche se a volte le operazioni sono davvero complicate. «Ho partecipato a diverse missioni – racconta Ahmad Al Rousan (MSF) – e alcuni si sono rivelati davvero difficili, noi non lasciamo nessuno in mare, recuperiamo anche i corpi». «Sotto l’aspetto dell’integrazione – prosegue – Salerno può essere considerato un modello da seguire». «Vorremmo creare il modello Salerno, questo è l’obiettivo – dice – l’assessore alle Politiche Sociali Paola De Roberto – , siamo stati sempre attenti alle dinamiche».
L'appuntamento a Palazzo di Città con associazioni e Medici Senza Frontiere
Salerno città dell’accoglienza, giornata conclusiva
De Roberto: «Vorremmo creare il modello Salerno»
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