Le dichiarazioni rilasciate ieri dal Prefetto di Salerno, Francesco Esposito producono due sentimenti diametralmente opposti: una sensazione di sollievo, all’annuncio che si sta lavorando per il potenziamento del servizio di videosorveglianza su tutto il perimetro urbano e una sensazione di preoccupazione – se non di impotenza – per via di quel “Salerno è perfettamente in linea con il trend nazionale per quanto riguarda furti e rapine”. Per la verità, la seconda dichiarazione lascia un po’ spiazzati, se il trend nazionale è questo – 4-5 colpi messi a segno in poche ore – magari è meglio emigrare all’estero. Consideriamo che Salerno non è una metropoli, ma una città di medie dimensioni, mettiamoci pure che la zona maggiormente a rischio si riduce ulteriormente, visto che quasi sempre i raid notturni colpiscono i quartieri della zona orientale. Non cresce la piccola economia, quella dei negozi di vicinato, già penalizzati perchè fuori dal cono di luce dei Centri Commerciali, a crescere è il numero di cartelli recanti la scritta “vendesi o affittasi locale commerciale”: a far paura non è più solo la crisi, ma anche quella fastidiosa sensazione di essere spesso nel mirino dei malviventi. Già gli incassi non sono faraonici, se poi devono anche consegnarli ai primi manigoldi che passano da lì, la situazione si fa pesante. Ancora più pesante se si pensa che ci sono in giro furfanti che – pure per venti euro – non si fanno scrupoli nel distruggerti serrande, vetrine e arredi, causando danni incalcolabili.
Dice il Prefetto: «Salerno è perfettamente in linea con il trend nazionale per quanto riguarda furti e rapine»
“Salerno, città sicura”. Siamo sicuri?
Cinque colpi in poche ore, nella stessa notte e nella stessa zona: un campanello d'allarme che non va ignorato
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