Anni fa, l’obiettivo dell’allora sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca, era ambizioso e alla fine, tutto sommato, nel tempo è stato raggiunto: far spiccare il volo alla città, passando dal ruolo marginale di “città a vocazione turistica” a città turistica per tutto l’anno. Insomma, quel traguardo fissato, destagionalizzare il turismo, è stato tagliato ma resta sempre qualche angolo da smussare, del resto, tutto è perfettibile. Salerno accoglie turisti in autunno, quando già si comincia a respirare l’aria natalizia grazie alle Luci d’Artista, il flusso si trasforma in sold-out ripetuti d’inverno, il comparto tiene botta anche in primavera, grazie ad una serie di eventi ed iniziative di richiamo e poi ecco l’estate. Ebbene, la stagione estiva dovrebbe essere quella dei bagni a mare, cittadini e visitatori vanno in spiaggia e… il problema è sempre quello e si ripete ciclicamente, così come ciclicamente giungono precisazioni e giustificazioni: sarà perché nei giorni scorsi ha piovuto e allora il mare ne paga le conseguenze in termini di detriti, ma il fatto è che il mare in questi giorni è sporco, anche quando non piove. I bagnanti, già in costume, si rivestono in fretta e se ne vanno, rinunciando ad un tuffo che magari potrebbe essere anche rinfrescante ma no di certo salutare. Una criticità da affrontare d’urgenza e seriamente, possibilmente senza prendersela con qualche sporadica pioggia.
Salerno è méta di visitatori in ogni stagione, ma in estate ecco la brutta sorpresa
Salerno: città turistica, città di mare (da salvare)
Il mare è sporco quasi quotidianamente, bagni vietati per cittadini e turisti
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