L’inizio dell’estate è segnato da forti polemiche sulle condizioni del mare, che continuano a preoccupare bagnanti e operatori del settore. Anche questa mattina, le spiagge di Torrione e Mercatello hanno registrato disagi a causa della presenza di chiazze galleggianti come si vede da questi video inviati alla nostra redazione. La situazione ha spinto molti bagnanti a lasciare la spiaggia da Pastena a Torrione, delusi e arrabbiati per un problema che si ripresenta ogni anno.
Nonostante le denunce dei cittadini, i dati di rilevazione dell’Arpac indicano un buono stato di salute del mare nel capoluogo. Tuttavia, le segnalazioni di mare sporco continuano ad aumentare, evidenziando una disconnessione tra le percezioni dei bagnanti e i dati ufficiali.
L’assessore all’Urbanistica Dario Loffredo in una recente intervista a margine di una iniziativa sul ripascimento, parlando del mare sporco ha detto: “È il gioco delle correnti, il depuratore funziona, non funziona. Migliorare la qualità del mare è cruciale, ma a volte è anche una questione di fortuna”. Loffredo ha poi citato l’esempio della riviera adriatica, dove si sopperisce alla mancanza di un mare cristallino con strutture e servizi. Allora precisiamo che il depuratore, che abbiamo visitato in più di una occasione, funziona regolarmente. Questo Loffredo dovrebbe saperlo. Come dovrebbe sapere che la fortuna non c’entra con la capacità di amministrare. O si è bravi amministratori o non lo si è. La fortuna non centra nulla. I cittadini ed i turisti che fanno i conti con un mare in queste condizioni meriterebbero risposte diverse da un amministratore pubblico che dovrebbe ben sapere che Salerno è una città di mare e non di cantine o discoteche.
Antonio Cammarota, presidente della Commissione Trasparenza del Comune, ha ribadito come il problema si ripeta ogni anno senza interventi risolutivi. “Ogni anno si grida all’emergenza per il mare inquinato, ma è la solita cronaca di una morte annunciata da parte di un’amministrazione indifferente”, ha dichiarato Cammarota, sollecitando l’istituzione di un tavolo in prefettura con i Comuni limitrofi, la Provincia, la Regione e l’Autorità Portuale per affrontare l’emergenza mare.
Cammarota ha anche riproposto una sua vecchia proposta: l’installazione di un cordone gommato a cinquanta metri dalla costa per bloccare rifiuti e sporcizia. Secondo Cammarota, con un investimento di circa diecimila euro si potrebbero allestire 300 metri di cordone, una soluzione già adottata con successo in Costiera Amalfitana.