Ogni tanto un regalo, generalmente si trattava di piccole somme di danaro e poi tante promesse, come quella di regalargli prima o poi un viaggio. L’orco, in poco tempo, era riuscito insomma a carpire la fiducia del ragazzino, appena 12 anni, vittima di quegli abusi da consumare in fretta in macchina, lontano da occhi indiscreti, fino a quando non è stato colto con le mani nel sacco dagli agenti che si erano messi sulle sue tracce. Le indagini disposte dalla Procura di Salerno hanno consentito di ricostruire il modus operandi dell’anziano, che la scorsa settimana, lo ricordiamo, è stato condannato a 3 anni e 3 mesi di reclusione per adescamento di minori e detenzione di immagini pedopornografiche, materiale che teneva nascosto in casa. Nella sentenza, il gup ha illustrato la subdola tecnica utilizzata dal 74enne per guadagnarsi la fiducia del minore, nonostante i genitori di quest’ultimo avessero esplicitamente e più volte raccomandato al figlio di non incontrare più quell’uomo dai modi gentili ma quantomai sospetti.
Salerno: il pedofilo 74enne donava soldi e prometteva viaggi
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