Salerno, la crisi del commercio e… delle idee

Ivano Montano

Ci sono frasi che non possono passare inosservate e volare al cielo tra mille parole. Ci sono dichiarazioni che sono epitaffi, che meriterebbero di essere scolpite per lasciarle in eredità ai posteri. Certo, non stiamo parlando dei mirabili versi di Alfonso Gatto, ma di altre parole, meno poetiche ed emozionanti, ma di certo spiazzanti come quelle pronunciate dal neo-assessore al Commercio del Comune di Salerno, a commento dei dati pubblicati giorni fa sul Mattino. Si parlava di un settore che va benino durante il periodo di Luci d’Artista e in qualche modo tiene botta in estate, ma che a stento riesce a sopravvivere agli stenti tra inverno e primavera, con esercizi commerciali che chiudono per sempre, e non si tratta unicamente dei poveri, cari negozi di vicinato. Alle giuste preoccupazioni di molti commercianti che stanno sfogliando la margherita per decidere se resistere aspettando tempi migliori o arrendersi al cospetto degli incassi che diminuiscono progressivamente, l’Assessore ha risposto: “il Comune deve garantire più servizi”. Nella certezza che l’assessore non si riferisse ad altri comuni, ma a Palazzo di Città, insomma al Comune di Salerno, ci chiediamo: chi dovrebbe garantire più servizi? L’Assessore alla Mobilità? L’Assessore alle Politiche Ambientali? Il punto di domanda resta sospeso in aria, come la frase…

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