La svolta di Salerno è appena cominciata ma sta già producendo dei risultati. Il direttore sportivo della Salernitana ha ereditato una situazione difficilissima, compromessa dai risultati ma anche da gestioni precedenti molto allegre e poco improntate a logiche aziendali. Nicola Salerno ha cominciato dalle fondamenta del palazzo Salernitana. Si tratta di fondamenta forti, robuste, punti di forza da cui partire per il rilancio del club, valorizzando le risorse interne al club ma anche tagliando rami secchi. Insomma si svolta, si cambia a 360 gradi. Al nuovo Direttore Sportivo si affidano le speranze di rimonta, e non esclusivamente per le operazioni di mercato che sarà chiamato a fare. Si, perché Nicola Salerno non è solo un esperto di compravendita, ma anche un gran motivatore, uomo che ama frequentare più lo spogliatoio che la scrivania, che si è presentato elargendo generose dosi di ottimismo, che come prima cosa ha voluto capire chi è da Salernitana e chi no. La squadra granata non è morta, non ancora e l’uomo giusto al posto giusto può far qualcosa per rimetterla in piedi. Intanto lo staff tecnico potrebbe ben presto annoverare una nuova figura professionale. Nel mirino di Salerno sembra esserci Bruno Incarbona ex calciatore della Salernitana, due anni a Salerno in C1(1988/99 e 1989/90), con promozione in B il secondo anno, Salernitana che nelle sue fila schierava insieme a Bruno Incarbona anche Agostino Di Bartolomei. Insomma un altro tassello importante per ricostruire dalle retrovie la Salernitana e determinare quella svolta, la svolta di Salerno attesa da tutti i tifosi.
Salerno pensa a Incarbona per rafforzare staff
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