Il comitato del centro storico denuncia criticità nella raccolta dei rifiuti

Salerno pulita al braccio di ferro con il Comune

Contestazione a Salerno Pulita
Girolamo Budetti

Il comitato del centro storico denuncia criticità nella raccolta dei rifiuti; le foto arrivano al palazzo di Città con un esposto che il solerte ufficio tecnico esamina e rielabora sotto forma di contestazione a Salerno Pulita. Accade nel capoluogo alle prese con le fibrillazioni pre-elettorali; accade nella Salerno che fu prima per raccolta differenziata ma che oggi arranca per colpe ripartite tra chi gestisce l'ambiente e la crescente inciviltà dei suoi stessi cittadini, che pare abbiano dimenticato le buone regole per separare i rifiuti.

Salerno Pulita accusa il colpo, ammette le difficoltà nella raccolta, ma contrattacca denunciando l'assenza totale di contraddittorio nella procedura di contestazione e soprattutto l'inadeguatezza del contratto di servizio stipulato con il Comune che, ricorda l'amministratore unico Antonio Ferraro, partecipa il 100% delle quote della società che gestisce i rifiuti.

La domanda che viene fuori è semplice: la netto della pur legittima contestazione fatta dall'ufficio tecnico comunale, la parte politica dell'amministrazione (cui spetta il compito di governo ed indirizzo) era a conoscenza della segnalazione del comitato e della conseguente istruttoria avviata dall'ufficio tecnico? E cosa ne pensa delle osservazioni in risposta messe nero su bianco dall'ingegnere Ferraro, che dirige Salerno Pulita a titolo gratuito, ricoprendo di fatto tutti i ruoli (amministratore, direttore tecnico ed amministrativo ed altro ancora)?

E' vero, il servizio non è sempre soddisfacente: ma va detto che spesso i rifiuti restano in strada perché la gente li deposita in maniera errata e fuori orario; i sacchetti vengono spesso aperti a bella posta e la spazzatura sparpagliata nelle strade a sfregio; le campane del vetro vandalizzate ed usate come cassonetti; il centro storico ridotto a cloaca anche per il deposito di immondizia da parte di chi affitta locali terranei e bassi totalmente in nero.

Potremmo continuare con altri esempi, ma se l'amministratore di Salerno Pulita solleva un problema sul contratto, che così com'è lega le mani a dirigenti e lavoratori della società, forse qualcuno dovrebbe chiamare l'ingegnere Ferraro, sedersi allo stesso tavolo e discutere per cambiarlo il contratto. Anche la privatizzazione di Salerno Pulita non è uno spauracchio ma una possibilità che potrebbe anche migliorare le cose, a patto che ci sia un rapporto tra le parti a viso aperto e non un inutile braccio di ferro.

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